Articoli di Giovanni Papini

1955


in "Schegge":
Un telegramma sublime
Pubblicato in: Il nuovo Corriere della Sera, anno LXXX, fasc. 282, p. 3
Data: 27 novembre 1955


pag. 3




   Molti anni fa un amico mio di gioventù — grande idealista in filosofia ma grande positivista in amore — fu nominato, di punto in bianco, ministro dell'Educazione Nazionale. Enorme sorpresa e maligna risarella di tutti quelli che lo conoscevano. Il mio amico era un buon uomo, un brav'uomo, un valent'uomo, un gentiluomo ma nessuno credeva che possedesse le finezze, le scaltrezze, le doppiezze che sono necessarie agli specialisti dell'alta cucina governativa.
   Ma l'improvvisato ministro, fin dal primo giorno del suo impoltronamento al ministero, riuscì a stupire gli stupefatti con una sua geniale trovata.
   Un direttore generale si precipitò subito da lui per esporre una questione aggrovigliata e imbrogliata che si trascinava da anni negli uffici e che poteva essere decisa soltanto da un sì o da un no del ministro. Il direttore insisteva per una risoluzione sui due piedi perchè le sollecitazioni del provveditore agli studi della provincia interessata si facevano ogni giorno più assillanti e tempestanti ed era ormai l'ora di farla finita.
   Il nostro amico ascoltò con paziente attenzione la lunga e intricata storia, si fece ripetere alcuni particolari della vicenda, si lisciò dolcemente il pizzo alla moschettiere, socchiuse i begli occhi celesti, parve immerso in una profonda meditazione e finalmente, come illuminato da un lampo improvviso, con voce risoluta ordinò:
   — Mandate al provveditore un telegramma in questi termini: (Urge temporeggiare). Firmato: il Ministro.
   Una simile risposta. con lo stridore dei suoi contrastanti verbi, può sembrare assurda o addirittura imbecille ma, secondo me, non è solamente un capolavoro dello stile laconico ma un capolavoro unico dell'arte amministrativa. Quella formula, davvero magica, potrebbe essere il motto trionfale, anzi, la sublime parola d'ordine, di tutte le burocrazie del mondo e in particolar modo di quella che molto spesso taglieggia e beffeggia il buon popolo italiano.


◄ Indice 1955
◄ Corriere della Sera
◄ Cronologia